DOM
4 febbraio 2022 – 25 febbraio 2022
L’abbaiare dei cani in lontananza, lo strano verso delle cicogne al sicuro nei loro grandissimi nidi, l’odore pungente dei campi e il rumore lontano di qualche vecchio trattore che fa ancora il proprio dovere, poi l’inconfondibile e rassicurante sibilo del vento che si fa strada tra le foglie degli alberi.
E’ una giornata qualunque qui a Cieszęta, un remoto e minuscolo paesino nel nord della Polonia, da queste parti il tempo scorre lento, con un ritmo dettato esclusivamente dalla natura e dal lavoro dell’uomo, poi ci sono loro, i bambini, che crescono con le cose semplici di tutti i giorni, in un rapporto stretto e indissolubile con l’ambiente che li circonda. Un ambiente forte, genuino, sincero.
L’ ultima fattoria del paesino, in fondo alla strada, è quella dove è nata e ha trascorso l’ infanzia la mia compagna e dove torniamo insieme a nostra figlia una volta l’anno. Per noi tutti un luogo magico, quasi onirico, dove rifugiarsi e dove veder crescere e rafforzarsi legami di famiglia destinati alla lontananza per tutto il resto del tempo. Da queste parti le giornate si susseguono le une uguali alle altre, il tempo sembra essersi fermato e sarebbe davvero difficile percepirne i minimi cambiamenti se non vivessi con loro solo per un breve periodo dell’anno. Durante questo breve arco di tempo mi è naturale raccogliere frammenti, attimi e situazioni nel tentativo di scrivere un personalissimo diario di famiglia.
Stefano Mirabella
The dogs barking in the distance, the weird call of the storks in their huge nests, the pungent smell of the fields and the far away noise of some old tractor still ” on duty”,and the reassuring and unmistakable whistle of the wind that blows through the trees.
It is an ordinary day here in Cieszeta, a tiny, remote village in the north of Poland; here time flows slowly, with a rhythm dictated only by nature and man’s work; then there are the children who grow up with simple , everyday things and who give joy to their farms which would otherwise be calm and quiet till night.
The last farm of the village, at the end of the road , is where my partner was born and spent her childhood and also where we a go back once a year with our daughter.
For all of us it is a magical place, nearly dreamlike where you can find shelter and where you can strenghten family ties doomed to separation for the rest of the time.
Out here days follow each other , alike, each the counterpart of the other.
It’ s as if time is standing still, and it would be very difficult to perceive the slightest change did I not live with them (the villagers of course) if just for a short time.
In this short timespan it is natural for me to collect fragments, moments, situations in the attempt to erite down a very personal family journal
Stefano Mirabella